Cosa fare in caso di attacchi di panico notturni? Molte delle soluzioni che mettiamo in atto subito dopo i primi sintomi di un attacco di panico nel sonno, non sono quelle più efficaci. Vediamo il perchè, come si manifestano e curano gli attacchi di panico notturni.
Indice
Cosa sono gli attacchi di panico notturni |
Cause dell’attacco di panico notturno |
Cosa fare durante un attacco di panico nel sonno |
Come curare gli attacchi di panico notturni |
Cosa sono gli attacchi di panico notturni
Gli attacchi di panico notturni si manifestano con risvegli improvvisi dal sonno e sensazioni di angoscia, tachicardia, peso sul petto e respiro affannoso.
I primi sintomi degli attacchi di panico nel sonno si avvertono intorno alle prime 2 o 3 ore di sonno, nella fase Non REM, ovvero nella fase del sonno non profondo.
Il nostro cervello ha ricevuto segnali di pericolo e si prepara a difendersi per un nuovo attacco, il rilascio di adrenalina ci mantiene in uno stato di allerta e di iper – vigilanza che ci rende impossibile ritrovare nuovamente il sonno.
A differenza di un attacco di panico che si manifesta durante il giorno, quelli nella notte sono più difficili da riconoscere e le persone che li provano non riescono a darsi una spiegazione. Se durante il giorno siamo vigili e coscienti e sappiamo più o meno cosa fare, durante la notte siamo colti impreparati e le sensazioni sono amplificate tanto che si può pensare di avere un infarto o di stare per morire.
Le conseguenze di questi episodi porteranno la persona a temere di addormentarsi per paura che questi eventi si possano ripresentare durante il sonno. Questi arriverà sempre più in ritardo e sarà sempre più leggero perché la persona vivrà in uno stato di allerta per difendersi da ciò che non sa gestire.
L’attacco di panico è differente dai risvegli notturni dovuti ad incubo. Come abbiamo detto prima, l’attacco di panico nel sonno si manifesta nelle prime 3 ore di sonno, nella fase non REM, mentre il risveglio da incubo avviene nella fase REM quando si sogna, e quando il sogno è particolarmente spaventoso o angoscioso il nostro cervello si difende svegliandosi. Inoltre, la persona al risveglio capisce di essersi svegliata a causa di incubo, e passati pochi minuti riesce a riprendere sonno.
Nell’attacco di panico notturno la persona non ne capisce la causa e la attribuisce a malesseri peggiori, quindi fa fatica a riaddormentarsi. La consapevolezza di comprenderne il motivo fa in modo che il rilascio di adrenalina si estingua nel nostro corpo e riporti il soggetto ad uno stato di rilassamento, quando non se ne conoscono le cause la persona tende a ricercarle e a darsi una motivazione di quanto appena accaduto, se questi non la trova, rimarrà in uno stato di vigilanza attivo che non gli permetterà di riaddormentarsi.
Cause dell’attacco di panico notturno
Sia l’attacco di panico che si manifesta di giorno e sia quello che si manifesta di notte hanno la stessa radice. Soffrire di attacchi di panico è la manifestazione del nostro corpo che reagisce a qualcosa che non sta andando nella giusta direzione nella nostra vita.
Una vita troppo frenetica, scadenze a lavoro, problemi a casa o con il proprio coniuge, esami universitari, presentazioni di lavoro, un divorzio, un lutto e altro, sono eventi della vita che generano stress. Uno stress accumulato nel tempo può portare a delle alterazioni psicofisiche che si possono manifestare con l’attacco di panico.
Cosa fare durante un attacco di panico nel sonno
Abbiamo già spiegato prima che, una volta svegliati da un attacco di panico nel sonno, il nostro corpo è inondato di adrenalina, un ormone che mantiene il nostro corpo in uno stato di allerta. Quindi ricercare il sonno in questa fase è praticamente impossibile.
Bisogna EVITARE DI RIADDORMENTARSI.
La maggior parte delle persone tendono a rimanere nel letto e forzarsi di ritrovare il sonno. Questo è sbagliato.
Più mi forzo di riprendere sonno, il quale dovrebbe avvenire in maniera naturale e in uno stato di calma e rilassamento, più questo non si manifesterà mai.
Dovremmo prima di tutto alzarci dal letto, fare un’attività che ci porti a rilassarci, svolgere esercizi di respirazione per calmare il nostro battito cardiaco, poi lasciare che il sonno avvenga in maniera naturale.
Come curare gli attacchi di panico notturni
L’attacco di panico notturno resta in piedi perché si rifà ad un circolo vizioso da cui è difficile uscirne da soli: la paura della paura.
Vivere in uno stato di allerta e aver paura che l’attacco di panico possa ripresentarsi non è vivere bene. L’attacco di panico è un sintomo, una reazione del nostro corpo che vuole comunicarci qualcosa.
Il rimedio per estinguere l’attacco di panico è un percorso di psicoterapia. La Terapia Breve Strategica si è rivelata molto efficiente in questo campo riportando degli ottimi risultati in tempi brevi.
Nei tempi di 3 o 4 mesi la persona ha imparato a riconoscere e gestire gli attacchi di panico, fino ad estinguerli del tutto, interrompendo il famoso circolo vizioso della paura della paura.
Il cambiamento avviene mettendo in atto delle modifiche sul nostro modo di interagire con noi stessi, con gli altri e con il mondo che ci circonda. Facendo questo, con l’aiuto di un professionista, potremmo cominciare a notare delle differenze nella nostra vita.
Se soffri di attacchi di panico nel sonno o in veglia. contattami. Mi trovi a Bari, (S- Spirito) presso lo studio medico di Via Caravella 11/D6.
Lascia il tuo messaggio qui, o chiamami al 3200337361.
Email: angela.noviello@hotmail.it

Psicoterapeuta a Bari, specializzata in disturbi di ansia e attacchi di panico, terapie di coppia e disturbi alimentari, iscritta all’Albo Psicologi del Lazio (Sez. A, nr 20882).
Approccio psicoterapeutico breve strategico per affrontare e comprendere fobie, ansie e attacchi di panico, Docente / Formatrice di Training Autogeno.